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8xmille alla Chiesa Cattolica: una firma che fa bene. Opera Seme Farm

  “Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia”.  Questo il claim della nuova campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, che mette in evidenza il significato profondo di un semplice gesto che permette ogni anno di realizzare migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo. La campagna, on air dal 2 maggio, sottolinea la relazione forte e significativa tra la vita quotidiana dei cittadini e le opere della Chiesa, attraverso la metafora dei “gesti d’amore”: piccoli o grandi che siano, essi non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie. Ecco, quindi, che con una firma per l’8xmille, è possibile moltiplicare la sensazione di benessere che si prova quando si fa un gesto d’amore. Come fa la Chiesa ogni giorno con i suoi interventi arrivando capillarmente sul territorio a sostenere e aiutare chi ne ha più bisogno: poveri, senzatetto, immigrati, ma anche italiani che attraversano momenti di difficoltà. “Anche la scelta della destinazione dell’8×1000 è un momento da vivere con responsabilità, nella consapevolezza che può essere una esperienza di grande carità”. Così si esprime il vescovo della diocesi Fernando Filograna che continua “Ho avuto modo, da presbitero prima e da vescovo poi, di accompagnare progetti e sogni che grazie a questa buona pratica si sono e si stanno concretizzando. Specialmente attraverso l’opera dei nostri sacerdoti e della Caritas, ho visto oggi “il buon samaritano” prendersi cura di chi oggi ha più problemi, è ai margini, è solo”. Nella nostra Diocesi, i fondi dell’8xmille si sono trasformati in aiuto ai poveri e in avviamento al lavoro, attraverso il progetto OPERA SEME FARM. “Opera Seme Farm” è la naturale prosecuzione del Progetto Opera Seme (www.operaseme.it) . La produzione di prodotti ortofrutticoli freschi per il consumo nelle Mense Caritas e per le famiglie accompagnate dai Centri di Ascolto, ha consentito di aumentare gli standard qualitativi dell’offerta alimentare, introducendo tipologie di prodotti che, altrimenti, a causa soprattutto dei costi, sarebbero inaccessibili per i fruitori del servizio. I valori posti in essere hanno inciso su alcuni temi cari all’azione assistenziale e alla sfera educativa di Caritas, quali l’attenzione agli sprechi alimentari, la promozione del lavoro e della filiera corta, il rispetto della stagionalità, la valorizzazione delle tipicità del territorio, l’educazione alimentare, il ruolo della grande distribuzione, spesso foriera di ingiustizie. Il Progetto, inoltre, ha indirettamente contribuito a:
  1. garantire il lavoro dei contadini impiegati nelle Aziende agricole interessate dalla produzione degli ortaggi;
  2. diversificare la produzione incentivando la stagionalità dei prodotti;
  3. avviare la costituzione sul territorio dei Gruppi di acquisto solidale;
  4. contrastare l’incuria dei terreni, tornati ad essere produttivi.
La nuova campagna 8xmille è ideata dall’agenzia Wunderman Thompson Italia che si è aggiudicata la gara indetta dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica: creatività di Massimiliano Traschitti e Antonio Codina, regia di Edoardo Lugari. Le foto sono di Francesco Zizola. La casa di produzione è Casta Diva/Masi Film. Sarà pianificata su tv e web con due spot da 30” e otto da 15” dedicati a diversi target, Inoltre, la campagna si svilupperà su stampa, affissione e radio. Tutte le info sul sito www.8xmille.it La sezione del sito, con foto e video, dedicata ad Opera Seme Farm www.8xmille.it/progetti/2023/opera-seme-farm-una-filiera-etica-che-crea-lavoro-e-riduce-lo-spreco
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Naufragio a Cutro. La vicinanza di Caritas alle vittime.

Naufragio a Cutro (KR), la vicinanza di Caritas alle vittime

Don Marco Pagniello (Direttore di Caritas Italiana) fa appello alla comune responsabilità: servono soluzioni coraggiose e adeguate a un fenomeno globale

Tragico naufragio nei pressi di Cutro, nel Crotonese. Decine di persone sono morte nel tentativo di raggiungere le coste italiane. Cadaveri sono stati ritrovati sulla spiaggia, altre persone sono e rimarranno disperse in mare. Di fronte a simili tragedie, la Caritas Italiana richiama tutti alla propria responsabilità per trovare soluzioni adeguate di fronte al fenomeno globale delle migrazioni, che guardino al bene comune e non a interessi di parte. È purtroppo solo l’ultimo di tanti episodi che ci devono interrogare. Questo naufragio avviene all’indomani della conversione in legge del decreto che limita gli interventi di salvataggio in mare. Caritas Italiana ribadisce l’urgenza di una risposta strutturale e condivisa con le Istituzioni e i diversi Paesi, affinché l’Italia e l’Europa siano all’altezza delle loro tradizioni, delle loro radici e del loro umanesimo. La questione delle migrazioni, della fuga dalla miseria e delle guerre, non può essere gestita come fosse ancora un’emergenza. Penalizzare, anziché incoraggiare, quanti operano sul campo non fa che aumentare uno squilibrio di umanità. La vita è sacra e va salvaguardata, sempre: salvare le vite resta un principio inviolabile.
Caritas  ribadisce l’urgenza di una risposta strutturale e condivisa sul fenomeno globale delle migrazioni.
Come già il Consiglio Permanente della CEI ebbe a ricordare alla vigilia delle elezioni, è tempo di scelte coraggiose e organiche, non di opportunismi, ma di visioni. È tempo che i diversi attori si confrontino per trovare una soluzione corale e costruttiva, per il bene di tutti. Da parte sua, la Chiesa continua ad assicurare l’impegno e la disponibilità nell’operosità concreta e nel dialogo. La bussola, per i cristiani e non solo, restano i quattro verbi indicati da papa Francesco in relazione alla questione delle migrazioni: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. L’accoglienza delle persone che arrivano e arriveranno sul nostro territorio è per noi un fatto importante, che ci impegna, al di là della discussione sull’opera delle Ong e del loro ruolo nel mare Mediterraneo. Caritas Italiana, per conto della Chiesa che è in Italia e in collaborazione con altre organizzazioni e il Governo, col progetto dei Corridoi umanitari pone un “segno”: si possono, dunque si devono, organizzare vie sicure che evitino i pericoli dei viaggi per mare e che diano prospettive reali alle persone migranti. Un pensiero e una preghiera per chi, nelle ore passate ha perso la vita nel mare e a quanti, sopravvissuti, vivranno sempre segnati da un dolore che potrà essere lenito solo dalla nostra vicinanza umana. Don Marco Pagniello (Direttore di Caritas Italiana)   (Foto di copertina: ANSA)
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Emergenza terremoto in Turchia e Siria

Emergenza terremoto in Turchia e Siria

Indetta la colletta nazionale. Caritas a sostegno delle popolazioni colpite

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito alle 4:17 del 6 febbraio scorso la zona al confine tra la Turchia e la Siria, con epicentro nel distretto Pazarcık di Kahramanmaraş. Dopo il terremoto si sono verificate molteplici scosse di assestamento, tra cui una molto forte, di magnitudo 7,7 ed una ulteriore di magnitudo 6,4 il 21 febbraio.  Oltre 46mila i morti accertati, drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che  hanno ancora bisogno di tutto, alle prese con le difficoltà del reperimento di cibo e acqua, e per le condizioni climatiche non facili in molte zone montane.
La rete Caritas in Turchia e Siria impegnata a supporto degli sfollati
In entrambi i Paesi gli operatori e i volontari di Caritas stanno distribuendo cibo, acqua, coperte, materassi agli sfollati accolti nei diversi centri, e stanno verificando i bisogni e le condizioni di sicurezza per la pianificazione di interventi più organici. Caritas Siria è attiva con 295 operatori e volontari siriani ad Aleppo, Lattakia e Hama, all’interno dei vari centri che accolgono gli sfollati in scuole, chiese, moschee, palestre o campi spontanei. Particolarmente grave la situazione per i tanti anziani, più vulnerabili al freddo e al disagio nei centri di accoglienza, nonché al trauma di aver perso le proprie abitazioni. Un gruppo di volontari di Caritas Libano è partito da Beirut alla volta di Lattakia per affiancare Caritas Siria nell’aiuto alle popolazioni colpite. Si tratta di giovani volontari, formati grazie a un progetto sostenuto da Caritas Italiana. In Turchia si mantiene un contatto costante con gli operatori di Caritas Italiana presenti a Istanbul in appoggio alla Caritas nel Paese, che opera in continuo raccordo con le autorità locali per l’organizzazione degli aiuti.
La preghiera di Papa Francesco
«Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti – ha detto nell’Udienza generale di mercoledì 8 febbraio, papa Francesco -. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra. Preghiamo insieme perché questi nostri fratelli e sorelle possano andare avanti, superando questa tragedia, e chiediamo alla Madonna che li protegga».
Indetta una Colletta nazionale per domenica 26 marzo (V di Quaresima)
Facendo proprio l’appello di Papa Francesco, la Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, ha rinnovato “profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la CEI ha disposto un primo stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali”. La Presidenza della CEI ha deciso inoltre di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima) come  “segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite. Le offerte raccolte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile 2023”.  Dal 27 febbraio al 5 marzo il Segretario Generale della CEI, mons. Giuseppe Baturi, accompagnato da don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo, si recherà in Siria per ribadire la solidarietà della Chiesa in Italia alla popolazione e per comprendere come aumentare l’efficacia degli aiuti offerti attraverso i progetti finanziati con i fondi dell’8xmille presenti sul territorio.
Caritas Italiana ha inviato due suoi operatori a supporto della Caritas in Turchia
Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con la Caritas in Turchia, Caritas Siria e la rete Caritas internazionale per offrire aiuto e sostegno. Il direttore, don Marco Pagniello, fa appello a “un’attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema”. Due operatori di Caritas Italiana sono giunti ad Istanbul per affiancare la Caritas in Turchia nella gestione dell’emergenza considerata la complessità e la dimensione della crisi.
 
 
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Emergenza Ucraina: l’impegno della Caritas ad un anno dall’inizio del conflitto

Emergenza Ucraina: l’impegno della Caritas

 

  Il conflitto, deflagrato un anno fa, il 24 febbraio 2022, continua a essere caratterizzato da bombardamenti indiscriminati nelle aree civili che non risparmiano scuole, ospedali, centri comunitari, abitazioni. L’economia di base è pressoché ferma e la vita di ogni giorno dipende quasi totalmente dagli aiuti umanitari. I dati aggiornati dalle Nazioni Unite dipingono uno scenario a tinte fosche: sono oltre 17.7 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria, più di 5.9 milioni gli sfollati interni di cui un milione sono bambini. Secondo quanto riportato dall’UNHCR, L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, sarebbero oltre 13 milioni i cittadini ucraini ad aver varcato i confini del proprio Paese in questi mesi di guerra, cercando riparo e protezione all’estero, soprattutto in Europa. Dietro i numeri, i dati, le statistiche ci sono persone sofferenti ed è preoccupante pensare che oltre un terzo della popolazione nazionale attualmente dipende dagli aiuti umanitari, per avere accesso a tutti quei beni primari e necessari ad una vita dignitosa. Nel frattempo la fredda stagione invernale, aggrava il quadro complessivo generando forti preoccupazioni per uomini, donne, bambini e anziani. La guerra continua a ferire l’Ucraina nonostante la neve, il fango, il gelo della stagione invernale che in alcune aree del Paese può facilmente raggiungere i -20 gradi Celsius. Gli ucraini rimasti nel territorio nazionale, impossibilitati a fuggire inseguito all’invasione russa, sono alle prese con i continui blackout che lasciano intere città o porzioni delle stesse al freddo e al buio. LA RISPOSTA DELLA RETE CARITAS Le richieste di aiuto e assistenza umanitaria in Ucraina crescono e la risposta all’interno del Paese di Caritas Spes e Caritas Ucraina (le due Caritas ucraine), grazie anche al supporto della rete delle Caritas sorelle, non si ferma. Anzi, aumentano, ad esempio, i centri parrocchiali, dove si può trovare rifugio, protezione e beni di prima necessità, e i poli logistici per la raccolta, lo stoccaggio e la distribuzione di beni umanitari anche nelle aree più remote. La risposta a questa crisi si estende a tutti Paesi confinanti. Ad oggi sono stati lanciati progetti di medio e lungo periodo in risposta all’emergenza coordinati dalle Caritas nazionali con Caritas Internationalis e Caritas Europa in: Moldavia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia.   Dossier Ucraina .pdf (agg. 13 dicembre 2022)     Ucraina: scheda informativa progetti internazionali .pdf (agg. 16 febbraio 2023)       Ucraina: scheda informativa progetti in Italia .pdf (agg. 16 febbraio 2023)   COSA FA CARITAS ITALIANA Caritas Italiana ha da subito manifestato vicinanza alle Caritas in Ucraina e nei Paesi vicini. In costante dialogo con le Caritas in Ucraina e in coordinamento con la rete internazionale, Caritas Italiana resta accanto alla popolazione colpita, supportando anche le Caritas dei Paesi confinanti per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, garantendo le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti e contribuendo all’accoglienza di quanti arrivano in Italia. Tutti gli interventi sono realizzati in coordinamento e grazie al contributo della rete internazionale Caritas. Anche Caritas Italiana ha stanziato vari contributi per garantire l’operatività delle Caritas sorelle impegnate in questa emergenza. Dal 3 marzo 2022 Mediafriends ha lanciato una campagna di raccolta fondi a favore della popolazione dell’Ucraina colpita dalla guerra e a sostegno delle iniziative umanitarie della Caritas Italiana. La campagna si è sviluppata fino al 15 giugno attraverso tutte le reti televisive, i tg, i programmi radiofonici, i siti internet e i social del Gruppo Mediaset. Inoltre vari gruppi bancari hanno avviato campagne di sostegno alle azioni di Caritas Italiana in Ucraina, nei Paesi limitrofi e per l’accoglienza in Italia. SUL TERRITORIO ITALIANO Nelle diocesi italiane si continua a lavorare su più fronti per garantire un’accoglienza adeguata a queste persone in fuga. Diverse attività sono state organizzate a livello locale: orientamento per espletamento di pratiche amministrative, di ambito sanitario, pratiche relative alle vaccinazioni, relative all’inserimento scolastico; raccolta beni di prima necessità; assistenza sanitaria; corsi di lingua; attività ludico-educative per minori; accompagnamento psicologico. Le strutture maggiormente utilizzate: appartamenti, parrocchie, famiglie, istituti religiosi, centri di accoglienza. I tanti frutti solidali che fioriscono nelle nostre comunità sono preziose occasioni di animazione alla pace ma anche gesti concreti di sostegno e vicinanza, che ci impegniamo a finalizzare al meglio. Ad oggi il totale delle persone accolte dalla rete ecclesiale ammonta a oltre 20mila persone.  Come segno di ulteriore attenzione, Caritas Italiana, nel mese di giugno 2022, ha promosso il progetto Apri Ucraina che, in continuità con lo spirito del progetto “Apri”, finanziato nei due anni precedenti, ha permesso di rafforzare le azioni a favore di oltre 6 mila beneficiari. Le attività finanziate sono state molteplici e rivolte sia agli adulti che ai minori. Oltre ai costi di vitto e alloggio, sono stati garantiti servizi di mediazione linguistica, corsi di italiano, accompagnamento legale, disbrigo di pratiche amministrative, attività ludico ricreative, assistenza psicologica. Il progetto Apri Ucraina ha coinvolto 90 diocesi, per un totale di oltre 6mila beneficiari. Il numero complessivo degli interventi messi in opera da giugno 2022 a oggi è di 52.870.  _______________________________________________________ COME CONTRIBUIRE È possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana (Via Aurelia 796 – 00165 Roma), utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario (causale “Europa/emergenza Ucraina”) tramite:
  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119
PER INFORMAZIONI Si tratta di un’emergenza complessa e Caritas Italiana – grazie ai contatti costanti con le Caritas locali, la rete internazionale e le Caritas diocesane italiane – monitora costantemente la situazione per adattare le risposte ai bisogni reali. Ringraziamo quanti stanno donando con generosità attraverso i diversi canali attivati e quanti con altrettanta generosità ci stanno facendo pervenire direttamente o tramite le Caritas delle rispettive diocesi la loro disponibilità a dare una mano in diversi modi per questa emergenza. Per facilitare la comunicazione con Caritas Italiana sono stati attivati i seguenti contatti:

Aggiornato il 24 Febbraio 2023

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Opera Seme Farm sul programma “Di buon Mattino” di TV2000

Andrà in onda mercoledì 22 febbraio su Tv2000, durante il programma Di Buon Mattino condotto da Antonella Ventre e Giacomo Avanzi , il servizio sul nostro progetto Opera Seme Farm con cui produciamo ortaggi freschi e di stagione per l'approvvigionamento delle nostre tre mense diocesane (Nardò, Gallipoli, Casarano). Opera Seme Farm nasce come prosecuzione del già avviato Progetto Opera Seme (www.operaseme.it), con cui abbiamo costituito una filiera etica di piccoli produttori del settore agro alimentare della nostra Diocesi. Grazie a Opera Seme Farm puntiamo a rivalutare l'agricoltura come strumento di sviluppo del territorio con un'attenzione ai valori del lavoro e del rispetto del territorio. Il lavoro etico diventa anche strumento di evangelizzazione e carità. Grazie a Opera Seme Farm abbiamo avviato un percorso nelle parrocchie della Diocesi per promuovere la sana alimentazione, il voto con portafoglio e il consumo critico, arrivando ad eliminare lo scarto alimentare dalle cucine delle mense. Grazie alla produzione di legumi secchi, abbiamo eliminato una considerevole quantità di rifiuti come le scatole di alluminio. Tutto questo e molto di più si potrà vedere nel servizio che andrà in onda durante il programma "Di buon Mattino" a partire dalle 7:30 mercoledì 22 febbraio.
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Avvento di Fraternità 2022

“donaci occhi per vedere le necessità e le sofferenze dei fratelli” dalla Liturgia
  Nella Domenica “Gaudete”, Domenica 11 Dicembre 2022, III di Avvento, avrà luogo in tutte le Parrocchie della Diocesi la Colletta per l'Avvento di Fraternità. Le offerte ricevute convergeranno nel Fondo San Benedetto, fondo costituito nel 2020 dalla Caritas Diocesana che in due anni ha consentito circa 350 interventi caritativi a carattere economico. Particolarmente quest'anno, i dati in nostro possesso ci inducono ad orientare gli interventi su alcuni bisogni specifici che connotano il periodo attuale: la povertà energetica e la povertà sanitaria. Sarà possibile inviare a Caritas Diocesana il proprio contributo alla Colletta durante le Messe Domenicali o mediante donazione a mezzo bonifico o paypal al link https://www.caritasnardogallipoli.it/fai-una-donazione/
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Ritiro di Avvento 2022 per Operatori Caritas

Sabato 3 dicembre 2022,  la Caritas Diocesana organizza un momento di ritiro spirituale per Operatori Caritas.  Guiderà la riflessione Don Angelo Casarano, Rettore del Seminario minore Diocesano. L'appuntamento avrà luogo, presso l'Oasi Tabor in Nardò a partire dalle ore 16:30.    Al termine della serata, dopo la S. Messa, sarà possibile fermarsi insieme per la cena Cliccando qui sarà possibile iscriversi e partecipare 
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Rapporto Caritas 2022 su povertà ed esclusione sociale in Italia “L’anello debole”

In occasione della Giornata internazionale di lotta alla povertà, Caritas Italiana ha presentato, lunedì 17 ottobre ore 10.30-12.30 a Roma – Sala Stampa Estera e in diretta streaming, il suo 21° Rapporto su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole”. :: Rivedi la presentazione (da 8’05”) DAL RAPPORTO EMERGE che non esiste una sola povertà: ce ne sono tante, acuite dai disastrosi effetti della pandemia, ancora in corso, e dalle ripercussioni della vicina guerra in Ucraina. Nel 2021 i poveri assoluti nel nostro Paese sono stati circa 5,6 milioni, di cui 1,4 milioni di bambini. Tra gli “anelli deboli”, i giovani, colpiti da molte forme di povertà: dalla povertà ereditaria, che si trasmette “di padre in figlio” per cui occorrono almeno cinque generazioni a una persona che nasce in una famiglia povera per raggiungere un livello medio di reddito; alla povertà educativa, tanto che solo l’8% dei giovani con genitori senza titolo superiore riesce a ottenere un diploma universitario. Solo nel 2021 quasi 2.800 Centri di Ascolto Caritas hanno effettuato oltre 1,5 milioni di interventi, per poco meno di 15 milioni di euro, con un aumento del 7,7% delle persone che hanno chiesto aiuto rispetto all’anno precedente. Anche nel 2022 i dati raccolti fino a oggi confermano questa tendenza. Non si tratta sempre di nuovi poveri ma anche di persone che oscillano tra il dentro e fuori dallo stato di bisogno. Il 23,6% di quanti si rivolgono ai Centri di Ascolto sono lavoratori poveri. Tale condizione tocca il suo massimo tra gli assistiti stranieri: il 29,4% di loro è un lavoratore povero. Il Rapporto si conclude con una valutazione delle politiche di contrasto alla povertà, con particolare attenzione alle prospettive di riforma e investimento derivanti dal PNRR e dal programma europeo Next generation EU. :: Rapporto Povertà | Versione integrale :: Sintesi :: Pieghevole con dati e riflessioni
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Assemblea annuale degli operatori Caritas

Si terrà Martedì 25 ottobre, alle ore 18:00, presso la Sala Opera Seme SP 47, l'Assemblea annuale delle operatrici e operatori impegnati nelle caritas parrocchiali e nelle opere segno. Questo importante incontro segna la volontà di riprendere pienamente il cammino pastorale dopo la pandemia; con la consapevolezza che siamo chiamati a convertire molte prassi pastorali, con occhi, orecchie e cuore attenti al tempo che stiamo vivendo, in pieno stile sinodale. Durante l'Assemblea saranno divulgati i report diocesani sulle povertà con un raffronto al XXI Rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia di Caritas Italiana. Interverranno: Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Fernando Filograna, Vescovo di Nardò-Gallipoli Don Giuseppe Venneri, Direttore di Caritas Diocesana Nardò-Gallipoli relazionerà sul tema: "La Diakonia, modello di amicizia con Gesù" Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Giovanni Checchinato, Vescovo di San Severo e Delegato C.E.P. per la pastorale della carità e della salute.  
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500 litri di olio EVO da Opera Seme per la lampada di San Francesco ad Assisi

In occasione delle celebrazioni per la festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, l’olio che alimenterà la lampada votiva che arde ininterrottamente presso la Tomba del Santo (che sarà accesa quest’anno dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella nella giornata di oggi, 4 ottobre 2022) sarà offerto dalla Conferenza Episcopale Italiana, attraverso Caritas Italiana. Si fa quest’anno una eccezione alla “tradizione” che vuole che l’olio sia offerto, a turno, dalle diverse regioni italiane. Il dono – 1.000 litri totali – proviene dalle diocesi di Bari-Bitonto e di Nardò-Gallipoli ed è stato reso noto ieri in Assisi durante la celebrazione del “Transito di San Francesco”. L’olio che arriva da Nardò-Gallipoli (500 litri acquistati da Caritas Italiana per la donazione al Sacro Convento) è prodotto da “Opera Seme”, il progetto di Economia Civile, fortemente voluto e incoraggiato dal nostro vescovo Fernando Filograna, della Caritas Diocesana nell’Ambito lavoro-formazione-ecologia integrale, realizzato grazie ai fondi 8xmille che Caritas Italiana riceve dalla Conferenza Episcopale Italiana e destina alle Caritas locali. Il coinvolgimento di Opera Seme in questa esperienza, è un importante segno di attenzione verso la nostra Diocesi di Nardò-Gallipoli per il progetto che Caritas Diocesana ha attivato e che risulta essere profetico, indice di quella “carità creativa” che Papa Francesco ha chiesto di testimoniare in occasione del 50* Anniversario di fondazione di Caritas Italiana. Ad oggi, fanno parte della rete “Opera Seme” circa 13 aziende locali (società cooperative, imprese agricole, piccole aziende), enti locali che insistono sul territorio diocesano, scuole (di ogni ordine e grado), Università, parrocchie, associazioni, soggetti del Terzo Settore. “È un progetto che valorizza il lavoro agricolo di qualità, forma le coscienze al rispetto del territorio, promuove il consumo critico, favorisce le alleanze tra produttori, lavoratori e consumatori”, osserva don Giuseppe Venneri, direttore della Caritas di Nardò-Gallipoli. “Avviamo opere e non servizi – precisa – perché le opere generano coinvolgimento del territorio e comprendono i servizi”.
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